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Ciao,
i sistemi di La Jolla sono da considerare, sotto questo aspetto, esattamente come gli altri. La caratteristica che li contraddistingue è che hanno il parametro t=m. Perciò quando vedi (v,k,t) è lo stesso che dire (v,k,t,m) ma la m si omette per non ripetere sempre visto che è sempre uguale a t.. Quindi, ad esempio, invece di scrivere 20,10,7,7 su La Jolla vedrai la forma abbreviata (20,10,7). Ma è a tutti gli effetti un 20,10,7,7. Per quanto riguarda l’algoritmo usato dal QCT, credo che sia l’algoritmo del Cover modificato per sfruttare l’ambiente a 64 bit e quindi per aumentare i parametri che può verificare. Questo si capisce perché hanno le stesse velocità se comparati per gli stessi parametri elaborabili da entrambi. Il metodo di calcolo della copertura di un sistema è descritto nel paragrafo “4.3 Coverings” a pagina 10 del pdf. La copertura è chiamata ‘Cost’ function e fa riferimento a delle tabelle. Io non riesco agevolmente a leggere il linguaggio C, ma come già detto, il codice è disponibile sul sito www.tcs.hut.fi/Software/old/cover/ In ogni caso allego il pdf della guida del cover (Nurmela e Ostergard, Helsinki University, 1993) assieme al codice in linguaggio C che ho prelevato dal sito citato. Ci tengo a precisare che questo programma è stato un passo avanti per la ricerca di miglioramenti (come anche si legge sul sito la Jolla), successivamente molti esperti ne hanno modificato (leggermente) il codice per adattarlo ai nuovi Sistemi Operativi e per farlo funzionare con varianti all’algoritmo di ricerca della soluzione ‘vicina’ a quella migliore trovata. Ma le operazioni di base (verifica della copertura iniziale e calcolo della copertura dopo la sostituzione di una o più colonne) sono le stesse in quanto sono le più efficienti conosciute. |